MF Locri

Intervista all’Avv. Domenico Rocco Lombardo. Argomenti: proroga termine del corso e-learning, udienza telematica, professione e Covid-19…

Prima di iniziare l’intervista ci permettiamo di presentare brevemente il Collega e l’oggetto di questa intervista


Avv. DOMENICO ROCCO LOMBARDO

Diritto Locrese ha il piacere di poter dialogare con l’Avv. DOMENICO ROCCO LOMBARDO – Segretario del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Locri e Presidente della Sezione Locrese del Movimento Forense, sulla GIUSTIZIA TELEMATICA – LINEE GUIDA PER LO SVOLGIMENTO DELL’UDIENZA CIVILE TELEMATICA CON LA PIATTAFORMA MICROSOFT TEAMS. Inoltre si affronteranno anche i seguenti argomenti: proroga del termine del corso e-learning, udienza telematica, professione e Covid-19… 


Incontro formativo a distanza

Domanda (Avv Leo Stilo)
Il COA di Locri, il CPO ed il Movimento Forense sez. di Locri hanno inteso proporre un innovativo strumento formativo di che cosa si tratta ?

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
L’incontro formativo, tenuto conto della particolare e gravosa emergenza socio-sanitaria che si sta attraversando, si svolge mediante il sistema e-learning, ovvero un sistema di apprendimento da remoto basato su una piattaforma web accessibile tramite computer o dispositivo mobile, previa indicazione del link di riferimento, con interazione di servizi videostreaming, distribuzione di materiale didattico multimediale (testo, audio e video) e aggiornamenti ai partecipanti,  messo a disposizione dalla sezione formazione de Il Nuovo Diritto, con un monitoraggio delle attività e test finale di valutazione dei risultati.

Ai partecipanti al corso verrà rilasciato al termine ed inviato via mail l’attestato con il riconoscimento di n. 4 crediti formativi da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri.


L’iniziativa… in concreto

Domanda (Avv Leo Stilo)
Come si è concretizzata tale iniziativa ?

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
Il MOVIMENTO FORENSE – Sezione di LOCRI, ha proposto tramite i suoi rappresentanti in seno al COA, la volontà di  organizzare  un seminario formativo sul tema della “giustizia telematica”, incontrando fin da subito il favore e la massima disponibilità sia da parte del CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LOCRI che dal  COMITATO PARI OPPORTUNITA’ DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI LOCRI, che in totale sinergia hanno abbracciato tale iniziativa formativa, inquadrandola nell’ambito delle iniziative volte all’aggiornamento ed alla formazione professionale, si è quindi potuto tradurre in pratica tale progetto condividendo intenzioni e disponibilità con Il Nuovo Diritto, che si è proposto di offrire la disponibilità operativa della piattaforma tecnologica al fine di consentire la fruibilità del corso in e-learning.

Domanda (Avv Leo Stilo)
Ci può indicare alcune delucidazioni pratiche su come si articola il corso a distanza…

Risposta ( Avv. Domenico Rocco Lombardo)
A seguito della PEC inviata dal COA di LOCRI, ogni iscritto dell’Ordine degli Avvocati di Locri, previo invio di email di avvenuta presa in carico dell’iscrizione con credenziali di accesso e link di riferimento, potrà sviluppare in maniera agevole un percorso di apprendimento su materiale multimediale (testo, audio e video), con vari passaggi al termine dei quali, effettuato un monitoraggio continuo delle attività con la previsione di risposte multiple, includendo un test finale di valutazione dei risultati, conseguirà l’attribuzione dell’attestato di partecipazione con i relativi crediti formativi, si darà così concretamente la possibilità ai colleghi di apprendere il “funzionamento dell’udienza virtuale da remoto” e poter completare il corso a distanza, anche ai fini della formazione professionale continua.


Fruibilità del corso fino al 20.04.2020

Domanda (Avv Leo Stilo)
Potrà essere accessibile e fruibile anche successivamente al termine inizialmente previsto ?

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
Assolutamente sì, anche perché, conclusa la fase prettamente didattica del corso a distanza, si aprirà un eventuale ulteriore fase di approfondimento interattivo a mezzo piattaforma Zoom, che gli avvocati partecipanti avranno modo di scaricare sul proprio pc e/o smartphone, che consentirà loro appunto di interagire con i relatori nelle persone dell’avv. Leo Stilo, coordinatore del progetto, dell’avv. Giuseppe Agresta, consigliere-tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Locri e componente del direttivo di MF Locri, dell’avv. Serena Callipari, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Locri e referente informatico della sezione MF di Locri e con il sottoscritto, e comunque il  COA renderà accessibile il Format tramite proprio sito web, consentendo a tutti i colleghi, che vorranno delucidazioni in futuro, di fruire in qualsiasi momento del tutorial  e dei  passaggi necessari per un ottimale approccio all’udienza telematica a distanza.

Non solo, in considerazione dell’elevato numero di adesioni che stanno pervenendo, si è deciso di estendere il periodo utile al completamento dello stesso, individuato in prima scadenza alla data del 10 aprile 2020, prorogandolo alla data del 20 aprile 2020, ed estendendo tale iniziativa anche ai colleghi di altri Fori, che hanno manifestato interesse ed intendimento di aderire a questa iniziativa formativa, ed offrendo al nostro Foro rilevanza e visibilità a livello nazionale, annoverandolo tra quelli maggiormente sensibili e pronti a tali forme di iniziative.


Indicazioni normative e Uffici Giudiziari

Domanda (Avv Leo Stilo)
Come sono state recepite tali indicazioni normative dagli Uffici Giudiziari e dalla Magistratura…ci può fare una sintesi….

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
Il CSM e il CNF hanno approvato due Protocolli per la disciplina unitaria delle udienze da remoto, sia civili che penali, per il periodo di emergenza da epidemia Covid-19, nelle due fasi individuate: quella in corso, inizialmente fino al 15 aprile, e prorogata “d’ufficio” al 12 Maggio e la seconda fase, inizialmente dal 15 aprile al 30 giugno 2020, anch’essa slittata “d’ufficio” dal 12 maggio al 30 giugno 2020

I protocolli indicano le modalità di attuazione delle norme contenute nell’articolo 83, comma 7 lettere f) (udienze civili tramite collegamento da remoto) e h (udienze civili tramite trattazione scritta) e comma 12 (video conferenza nel sistema penale) del Decreto Legge n. 18/2020, di cui al precedente punto.

I protocolli segnalano le modalità di rinvio fuori udienza e di svolgimento delle udienze mediante collegamenti da remoto e incentivano la trasmissione degli atti urgenti per via telematica.

Nello specifico, per quanto riguarda le udienze civili, sono state stabilite le modalità di invito e convocazione delle parti da svolgersi in videoconferenza e tramite trattazione scritta. Quanto a queste ultime, i difensori depositeranno in via telematica nel termine assegnato ai sensi del punto n.1) note scritte, da denominarsi “note di trattazione scritta” (o dicitura similare),  contenenti istanze e conclusioni, redatte nel rispetto dei principi di sinteticità e chiarezza, con un iniziale prospetto di sintesi dell’oggetto e della tipologia delle istanze (ad es. inibitoria; istanza ex art. 348 bis, ecc.), se del caso tramite rinvio a quelle già formulate in atto già depositato. Inoltre, al fine di agevolare la trattazione dei procedimenti costituiti in parte da atti e documenti cartacei e in parte già in formato digitale, è richiesta la collaborazione degli avvocati per l’invio degli atti non attinti dal fascicolo telematico. L’adesione dell’avvocato a questa modalità è assolutamente volontaria, tenuto conto che potrebbe non avere la contestuale disponibilità degli atti e documenti richiesti. Nel caso in cui si verificasse questa ipotesi, l’avvocato potrà farne comunicazione al giudice che ha fissato l’udienza, rappresentandogli la propria impossibilità di allegazione, e la causa sarà rinviata ad altra udienza.

Il protocollo, vigente per il solo periodo dell’emergenza sanitaria, prevede inoltre la possibilità di comunicare al giudice che la causa può essere differita, perché manca il requisito dell’urgente trattazione.

Tali determinazioni sono state recepite, per grandi linee, dalle misure organizzative, nota n. 730/2020 del 30.03.2020, adottate dal Presidente del Tribunale di Locri, Dott. Rodolfo Palermo, che ha incontrato la fattiva collaborazione ed il proficuo confronto, tutt’ora in essere, con il nostro Ordine, ed è giusto riconoscere il grande apprezzamento per la mole di lavoro portata avanti finora, ancorchè “a distanza” e con tutte le difficoltà connesse, sia dall’Avvocatura Locrese, sia dalla Magistratura e dagli Uffici Giudiziari del Tribunale di Locri, che di concerto hanno cercato di bilanciare le esigenze degli Uffici, dei Magistrati e dell’Avvocatura.


Udienza telematica e pari opportunità

Domanda (Avv Leo Stilo)
Per quanto riguarda la trattazione telematica a distanza nel post emergenza sanitaria, quali scenari si possono prefigurare

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
E’ pur vero che trattasi  d’emergenza, ma è altrettanto vero che,  in caso d’utilizzo esteso dell’udienza da remoto, occorrano interventi tesi quanto più possibile a migliorare la qualità tecnologica delle conferenze a distanza, anche al fine di incentivare in futuro tale strumento e la possibilità di superare quell’elemento presenziale fisico che da sempre caratterizza l’udienza stessa. Da non tralasciarsi, la nota che – più che altro in sede civile –  siano previste piattaforme (Skipe For Business – Team’s) comunque d’uso generale, per le quali, possono darsi “coni d’ombra” sul piano della protezione di dati o informazioni  nel corso dell’udienza. In questo senso, al di là di formule sacramentali o di stile, è da considerare se sia in concreto garantita la riservatezza di dati e informazioni ed escluso il pericolo di diffusione o accesso a tali piattaforme e dati, da parte di terzi, a tal proposito, tengo a manifestare compiacimento per   l’apporto puntuale offerto della Sezione Aiga di Locri, che ha dedicato all’interno del format un apposito approfondimento. Altro punto che mi preme sottolineare, anche in qualità di componente del Comitato Pari Opportunità, che ringrazio nuovamente e con cui abbiamo condiviso e contribuito alla realizzazione del format, è che tale strumento consentirà in futuro, auspicandone quanto prima l’adozione a pieno regime, di eliminare tutti quegli ostacoli, di natura fisica e di genere, che si frappongono alla piena realizzazione delle pari opportunità nell’ambito professionale e favorire così le effettive condizioni di parità per tutti i colleghi nell’accesso e nella crescita dell’attività professionale, rilevandosi un valido supporto, tanto alle colleghe quanto ai colleghi legittimamente impediti, di partecipazione comunque alle udienze, consentendo e facilitando loro l’accesso alla giustizia senza ulteriori discriminazioni.


Domanda (Avv Leo Stilo)
Il ruolo dell’Avvocatura in questo stato emergenziale ?

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
Ti ringrazio per questa domanda, anche perché mi dai la possibilità di ringraziare a mia volta il Direttivo della Sezione Locrese del Movimento Forense, che mi onoro di rappresentare, che in sinergia con COA e CPO ha contribuito alla realizzazione ed alla diffusione di questo progetto formativo, e, nel contempo, facendo mie le indicazioni emerse dal proficuo confronto di queste settimane in occasione dei Direttivi Nazionali della stessa Associazione, rigorosamente “da remoto”, di esternare il pensiero della nostra associazione in merito all’emergenza che la nostra Nazione sta vivendo, rivendicando come siamo stati i primi, in frenetica alternanza con le altre associazioni forensi e financo con le stesse Istituzioni Forensi (OCF su tutti), a chiedere provvedimenti drastici nel momento in cui il contagio si stava affacciando; tuttavia, ora chiediamo una pronta ripresa dell’integrale funzionamento del sistema giustizia per garantire ai cittadini la tutela dei diritti, ovviamente nel pieno rispetto delle tutele previste in materia sanitaria.
Non sarà più come prima e non lo sarà per tanto tempo (mesi, forse più di un anno), quindi è doveroso offrire soluzioni da parte nostra affinché la macchina della Giustizia riparta al più presto, funzioni e non si rassegni alla lenta agonia, delle procedure e dei diritti, a cui era destinata prima dell’emergenza.

Ognuno deve fare la sua parte, l’avvocatura deve decidere se subire i provvedimenti in tema di giustizia, come è avvenuto in questi anni, ovvero essere protagonista del cambiamento, seppur fiaccata economicamente,  (mai come in questi gironi tale dato emerge in tutta la sua “drammatica attualità”, basti vedere i dati ed i riscontri reddituali comunicati da Cassa Forense), e di come le misure di sostegno per la categoria, adottate nelle intenzioni dl Governo a favore degli Avvocati più “deboli”, si siano rilevate altresì condivise ed estese ad una larghissima parte della nostra categoria professionale, confermando ormai una “deriva reddituale” che solo la mancata lettura critica dei dati la prefigura nell’immaginario comune come una “casta benestante”, ma nonostante ciò, la professione forense deve comunque essere l’avanguardia e rispondere presente, così come devono farlo l’Amministrazione e la Magistratura, con la responsabilità che scaturisce dalla natura del servizio offerto e dalla serenità garantita, nel caso dei dipendenti pubblici, da una remunerazione sicura in tempi di crisi.

Il sistema giustizia è in grado di rendere operativo su piattaforma on line quanto è già pronto in tanti (forse tutti) i settori grazie alla preventiva sperimentazione effettuata da Avvocati e Magistrati: civile, penale, amministrativo e tributario, è sufficiente concordare e dare a tutti gli operatori una dead line che consenta la verifica delle strutture tecniche  ed un eventuale aggiornamento dell’apparato pubblico.
Tempo necessario, soprattutto, per adottare un provvedimento per ciascuna giurisdizione omogeneo su tutto il territorio, in modo da evitare il “feudalesimo giudiziario” (cit. C.S.M.) e la consueta confusione in cui gli operatori di giustizia si trovano allorquando si adottano provvedimenti urgenti.Ognuno – cittadini, avvocati, magistrati e amministrativi – però, dovrà mettere in conto di coordinare la propria sovranità con quella altrui e solo una sintesi responsabile potrà garantire un giusto processo.
Non sarà più come prima, vero, ma facciamo che questo problema diventi una opportunità, cogliamo l’occasione per trasformare il nostro sistema giudiziario, criticato da tutto il mondo, nell’emblema della rinascita dell’Italia.


 Conosciamo il MF

Domanda (Avv Leo Stilo)
Mi farebbe piacere poter ospitare su DirittoLocrese le idee e le proposte di tutti i movimenti e le associazioni forensi presenti sul nostro territorio. L’occasione di avere il Presidente della sezione territoriale del Movimento Forense mi porta a chiederti se ci vuoi dare qualche notizia sul Movimento Forense e sulla sezione Locrese in particolare. 

Risposta (Avv. Domenico Rocco Lombardo)
Il Movimento Forense nasce nel 2007 con l’obiettivo di far interagire l’avvocatura con le istituzioni e la politica al fine di migliorare la professione ed incidere concretamente nel processo di miglioramento del sistema giustizia del nostro Paese.

La professione forense negli ultimi anni ha subito radicali mutamenti, alcuni dei quali hanno determinato uno svilimento della nostra figura professionale. Tra i fattori che hanno contribuito a tale deriva vi sono alcune problematiche che impropriamente sono state attribuite agli avvocati, tutti quei provvedimenti normativi che noi professionisti abbiamo subito inermi ma soprattutto c’è il disinteresse che gli avvocati hanno per la politica forense.

Per incidere nel futuro della nostra professione occorre far recuperare una coscienza sociale ed un spirito di appartenenza ai colleghi unendoli e coinvolgendoli attraverso la politica forense, lo sport, la solidarietà e le attività metagiuridiche.

Il Movimento Forense non è mezzo per raggiungere i vertici delle Istituzioni forensi ma è lo strumento per avvicinarle alla base per condividerne le tematiche ed offrire il competente contributo di chi conosce le reali difficoltà e la preziosa esperienza della normalità.

Per attuare una vera e propria riforma della professione, dobbiamo rivendicare la funzione sociale dell’avvocato e la centralità del ruolo di mediatore tra il diritto del cittadino ad avere giustizia ed il dovere dello Stato di assicurarla.

Nel mese di ottobre 2017, è stata formalizzata la nascita della Sezione Locrese del Movimento Forense.

La carica di Presidente è stata assunta dal sottoscritto, coadiuvato da Vincenzo Luly nella qualità di Vicepresidente, da Paolo Pelle quale Segretario, da Attilio Vasta quale Tesoriere e dal Consiglio Direttivo nelle persone di Serena Callipari, Giuseppe Agresta, Ilario Circosta ed Antonio Spadaro. 

Crediamo fermamente di poter far crescere la nostra sezione in partecipazione e competenza, quanto in rappresentanza e rappresentatività con la collaborazione, il sostegno reciproco, le idee, e le sollecitazioni che l’intero Movimento saprà di volta in volta stimolare.

Principale obiettivo è quello di dare slancio alla vita associativa, cercando di sensibilizzare la sezione alla politica forense locale e nazionale, curando momenti ed eventi di approfondimento scientifico e giurisprudenziale, e promuovendo attività e progetti che possano coinvolgere tutte le realtà che operano nel “pianeta giustizia”.

Ulteriore importante obiettivo riuscire a coinvolgere la parte più giovane della nostra categoria professionale, affinchè non perda fiducia e possa partecipare attivamente alla vita associativa, dando un contributo di competenza ed entusiasmo all’intero Movimento, con la consapevolezza che pur confrontandoci quotidianamente con una realtà “difficile”, anche se spesse volte “strumentalmente denigrata”, rappresentiamo, lungi da qualsivoglia riferimento meramente retorico, la consapevolezza storica dell’eredità di Zaleuco Locrese, riconosciuto appunto come il primo legislatore del mondo occidentale.

Tutti insieme abbiamo l’onere di contribuire a chè l’Avvocatura si rimpadronisca del ruolo che le compete, prendendo coscienza reale della posizione sociale che deve ricoprire come garante dei diritti e di quanto sia necessario l’impegno di noi avvocati per favorire una migliore operatività e funzionalità del sistema giustizia, con un confronto quotidiano e costruttivo sia con la Magistratura che con le Istituzioni.


DirittoLocrese ringrazia l’avvocato Domenico Rocco Lombardo per la cortesia e la disponibilità nel rilasciare questa breve intervista e invita tutti i movimenti e le associazioni forensi del territorio a intervenire e fare conoscere le proprie proposte, le proprie peculiarità attraverso queste pagine.