Interviste

Avvocatura, Intelligenza Artificiale e Pari Opportunità….

Gli argomenti trattati: Ordini territoriali e intelligenza artificiale; l’avvocato donna in un mondo sempre più tecnologico…; l’Avvocatura e i necessari investimenti nelle nuove tecnologie; Carta Etica e Avvocati.

Prima di iniziare l’intervista ci permettiamo di presentare brevemente la Collega.


Avv. Maria Gabriella Romeo

L’Avv. Maria Gabriella Romeo è attualmente Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Locri e della Commissione Pari Opportunità della Città di Locri. Già Consigliere dell’Ordine degli Avvocati dal 2002 al 2019 con funzioni nell’ultima legislatura di Tesoriere. Sin dalla prima istituzione componente della Commissione  Pari Opportunità in seno al COA di Locri. Negli anni in cui ha svolto la funzione di Consigliere ha partecipato attivamente a diverse commissioni tematiche istituite presso il COA e in particolare ha svolto il ruolo di referente per la Commissione Informatica facendosi costantemente promotrice di iniziative sul processo telematico. Su quest’ultimo tema, tra le diverse, si menziona l’attività svolta per la realizzazione del protocollo informatico con il Tribunale di Locri e la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Ha più volte rappresentato l’organismo territoriale presso CNF, Cassa Forense  nelle giornate di studio dedicate agli Ordini. Relatrice in numerosi convegni con particolare riguardo alle tematiche del diritto delle nuove tecnologie e alle innovazioni per l’esercizio della professione forense.


INTERVISTA A CURA DELL’AVV. LUISA CORICA


Ordini territoriali e intelligenza artificiale

Domanda (Avv. Luisa Corica)
Attualmente, qual è il rapporto tra ordini forensi territoriali  e intelligenza artificiale ?

Risposta: (Avv. Maria Gabriella Romeo)
Per rispondere a questa domanda, bisogna fare una brevissima premessa .

Il CNF e la Cassa Forense si sono occupati di questa materia, promuovendo giornate di studio e appofondimento, ma a livello territoriale non ci sono state molte iniziative.
Tra le funzioni attribuite ai COA  (art. 29 della L. 247/2012 – art. fortemente innovativo sotto vari profili e dall’art. 14 del r.d.l. n. 1578/1933 ), rientra l’organizzazione e la promozione di eventi formativi, promuovere corsi di formazione professionale, promuovere iniziative per elevare la cultura e la professionalità dei propri iscritti anche insieme alle Unioni regionali ed interregionali e delle Università. Proprio attraverso questa importantissima attività gli ordini territoriali possono fattivamente dare un contributo importante all’avvocatura su questo tema. Ed è proprio in quest’ottica che il Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine di Locri ha scelto questo tema. Attraverso tale attività il COA può dare un contributo fattivo in materia.
Proprio in quest’ottica il Comitato Pari Opportunità ha voluto organizzare la conferenza internazionale su intelligenza artificiale e diritto – un’indagine comparata e multidisciplinare, coinvolgendo professori dell’Università “Baumn” di Mosca, dell’università “Mediterranea” di Reggio Calabria, dell’Università “Nacional de Tucuman” Argentina e dell’Università “Federal de Alfenas” del Brasile. Tutti relatori con curriculum vitae di notevole spessore.
Evento questo che vuole, per quanto possibile,  porre l’attenzione su questa complessissima materia, fornire dei temi su cui ragionare, incuriosire chi partecipa e invogliarlo ad approfondire la materia tanto da trarre vantaggio nell’espletare il proprio lavoro di avvocato.


L’avvocato donna in un mondo sempre più tecnologico…

Domanda (Avv. Luisa Corica)
Qual è il ruolo dell’avvocato donna in un mondo sempre più tecnologico e nello specifico il rapporto tra avvocato dell’ordine di Locri e il mondo artificiale?

Risposta: (Avv. Maria Gabriella Romeo)
La donna avvocato ha dimostrato in tantissime occasioni, non ultimo l’approccio con il PCT, di non sottrarsi alla tecnologia e di essere pronta ai cambiamenti. I dati della Cassa forense ci dicono che i redditi della donna avvocato sono inferiori rispetto ai redditi dell’avvacato uomo. In questa sede sorvolo sulle molteplici cause di questo divario reddituale, ma ritengo che l’avvento dell’intelligenza artificiale negli studi legali darà la possibilità alle donne avvocato e non solo, di rivedere e reinventare il proprio lavoro.  Né dobbiamo pensare che l’avvocato può essere soppiantato dalle intelligenze artificiali. Al contrario le intelligenze artificiali possono fornire un eccellente supporto a livello di ricerca e organizzazione. Un’AI, per quanto avanzata, non possiede né la discrezionalità, né quella capacità di innovare e interpretare che i clienti richiedono e in cui fanno affidamento, se si considera che la professione di avvocato è tutt’ora una di quelle attività caratterizzate da un rapporto intuitu personae. Al contrario per le donne avvocato diventa una grande occasione per aumentare il proprio reddito, attraverso l’utilizzo di un’AI che riduce i tempi dedicati all’organizzazione ed alla ricerca. Sappiamo tutti che le donne avvocato combattono giornalmente con lo scorrere veloce del tempo tra udienze, studio e tempo da dedicare alla famiglia. Sappiamo tutti noi che ancora oggi la fungibilità dei compiti all’interno delle famiglie non ha raggiunto risultati  soddisfacenti.


L’Avvocatura e i necessari investimenti nelle nuove tecnologie

Domanda (Avv. Luisa Corica)
Cosa si può fare per integrare ed assorbire le forze positive investite nella tecnologia con l’avvocatura forense?

Risposta: (Avv. Maria Gabriella Romeo)
Dare la possibilità a tutti gli avvocati, ed in particolare agli avvocati con reddito basso, che di solito rappresentano studi riferibili ad un solo avvocato, privi di segretarie e/o collaboratori, di utilizzale le intelligenze Artificiali, per colmare la distanza con i grossi studi che possono permettersi organizzazioni e collaborazioni di grande livello.

Ciò porterebbe certamente, ad aumentare il reddito degli avvocati e metterebbe al riparo anche le nostre pensioni. I dati di cassa forense dimostrano che il numero delle donne è aumentato e che i redditi delle donne sono bassi, quindi è chiaro che essendo ormai la nostra pensione contributiva, le nostre pensioni saranno bassissime. Per cui è necessario porre in essere tutte le attività necessarie per contrastare questa tendenza. Ritengo che Cassa Forense possa avere un ruolo importante, pensando di istituire dei bandi per lo sviluppo economico delle fascie di reddito più basse per l’aquisto delle nuove tecnologie, di AI. Oltre, naturalmente, a fare formazione corsi specializzanti e acquisire nuove e sempre più specifiche competenze.


Carta Etica e Avvocati 

Domanda (Avv. Luisa Corica)
In particolare, l’Ordine degli avvocati di Locri cosa può fare, anche, in vista della carta etica, che sarà sottoscritta in Vaticano, il prossimo 28 febbraio, nel contesto valutativo degli effetti delle nuove tecnologie sull’intelligenza artificiale, sui rapporti di lavoro e nelle aziende ?

Risposta: (Avv. Maria Gabriella Romeo)
IL CNF, CASSA Forense, gli ordini territoriali tutti,  devono aiutare gli avvocati in un percorso di valutazione degli effetti delle tecnologie collegate all’intelligenza artificiale, dei rischi che comportano, di possibili vie di regolamentazione, su tutti i piani non ultimo quello etico.

Impegnandosi tutti, ognuno per le conpetenze e funzioni attribuite, affinchè si eviti  il rischio che  lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale,  l’accesso e l’elaborazione dei dati, diventino materia  riservata alle grandi holding economiche, ai sistemi di pubblica sicurezza, agli attori della governance politica; se queste tecnologie dovessero essere sottratte a chi non appartiene ai gruppi privilegiati o non dispone di particolari competenze, l’equità nella ricerca di informazioni o nel mantenere i contatti con gli altri sarà in pericolo.

Nel mondo dell’Avvocatura, poiché il futuro avvocato, non si troverà più di fronte ad un modo da costruire attraverso norme, casi, opinioni dottrinali e prassi varie, dovrà avere una visione più strategica e, trovandosi davanti un mondo di big data già organizzati da un computer, avrà il compito di muoversi (o di far muovere il suo cliente) all’interno di esso come solo una mente umana sa fare.

Naturalmente questo tipo di scenario favorisce gli avvocati di alto livello, con alle spalle svariati anni di esperienza e pratica, mentre diminuisce drasticamente l’utilità dell’avvocato con reddito basso e di un praticante o di un avvocato fresco di esame.  Ciò deve essere assolutamente evitato.

Il CPO di Locri con l’organizzazione dell’evento “Intelligenza artificiale e diritto, un’indagine comparativa e multidisciplinare“, in collaborazione con il Mediterranea International Centre for Human Rights Research (Università “Mediterranea” di Reggio Calabria), ha voluto dare il suo contributo, coinvolgendo studiosi e docenti di diverse nazionalità, al fine di affrontare un argomento di estremo interesse, che coinvolge, sconvolgendone schemi secolari, sempre di più le classiche professioni giuridiche.