IntervisteLibri

Intervista all’Avv. F. Donato Iacopino coautore del libro “l’intestazione fittizia dei beni e la confisca allargata”.

Ringrazio l’Avvocato Francesco Donato Iacopino per aver accettato di rilasciare questa breve intervista a “Diritto Locrese” in occasione della recente pubblicazione del libro “L’intestazione fittizia dei beni e la confisca allargata”. L’opera verrà presentata il 29 novembre 2019 in occasione del convegno “Le misure patrimoniali nel processo penale” presso l’Aula Magna I.I.S. “F. La Cava” Bovalino (RC).


Domanda (Avv. Stilo): quali sono state le ragioni che l’hanno portata a cooperare alla redazione del libro, edito dalla Key Editore, “L’intestazione fittizia di beni e la confisca allargata”.

Risposta (Avv. Iacopino): guardi, le ragioni che mi hanno spinto ad accettare la proposta dell’avvocato Vincenzo Nobile, Direttore della Collana Giuridica “Dialettica e processo penale”, di collaborare alla stesura di quella di quest’opera sono da ricondurre a due ragioni di natura personale.

La prima ruota attorno alla stima professionale e all’affetto personale che nutro per l’avvocato Vincenzo Nobile che è stato il mio mentore e mi ha sorretto nel mentre muovevo i miei primi passi nel mondo al quale mi onoro di appartenere, quello dell’avvocatura.

La seconda, invece, è legata alla mia personalissima voglia di risentire quel senso di appagamento che ottieni quando i tuoi sforzi si tramutano in un aiuto agli altri per superare con maggiore facilità l’ostacolo rappresentato da questo o quell’altro concetto giuridico astratto e/o astruso ed hai, in tal modo, la fortuna di realizzare che hai contribuito anche tu, in piccola parte, al preservamento della conoscenza.


Domanda (Avv. Stilo): quali erano gli obiettivi perseguiti e quali quelli raggiunti con tale opera.

Risposta (Avv. Iacopino):  ci siamo determinati a trattare una materia dai confini incerti, che si sottrae anche alle comuni logiche giuridiche, con l’obiettivo di fornire il nostro contributo, in virtù anche dell’esperienza maturata nelle aule di giustizia, in termini teorico-pratici a tutti gli operatori del diritto che si trovano ad affrontare e a risolvere questioni giuridiche inerenti la confisca c.d. allargata e il reato di intestazione fittizia che in termini di pratica del diritto e di applicazione ai casi concreti ha creato diverse criticità.

Questa impronta scelta per il nostro lavoro ci ha poi portati ad anteporre all’effettiva trattazione del reato e della misura ablativa introdotte con la legge 356 del 1992 una breve cronistoria di tutte le misure ablative e personali, nonché ad affiancare a tale trattazione, per una più rapida consultazione, le nozioni di diritto generale attinenti.

Questo è quanto ci prefiggevamo noi, se poi gli obiettivi perseguiti siamo stati in grado di raggiungerli o meno, non spetta certamente a noi dirlo.

Noi possiamo solamente sperare che l’immane sforzo cui ci siamo sottoposti nel ricercare e selezionare il copioso materiale bibliografico posto a base della nostra personale elaborazione, possano essere d’aiuto sia a coloro che si confrontano con tali argomenti per ragioni di lavoro o di studio, sia, soprattutto, a coloro che pur occupandosi di altro nella vita, attratti dalla Musa della conoscenza, vogliano meglio comprendere questioni giuridiche delle quali sempre più spesso si occupano anche i media.


Domanda (Avv. Stilo):  quale ultima domanda, Le chiedo una sua opinione sui rapporti tra case editrici ed autori.

Risposta (Avv. Iacopino): con la consapevolezza di chi è alla sua prima pubblicazione Le dico che quello che maggiormente mi ha colpito è stato il diverso scorrere del tempo per chi pubblica e per chi scrive, nonché le diverse priorità.

Diversità queste che non abbiamo gestito a nostro vantaggio, ragion per cui ci rimane l’amaro in bocca per alcuni refusi che sono rimasti nella stesura definitiva e per non avere potuto, avendo avuto ancora un po’ di tempo, approfondire maggiormente qualche tematica.

 Rammarichi questi che, a ben guardare, sono comuni a tutti coloro che, scrivendo sotto la pressione di una determinata scadenza, vanno poi a rileggere il loro scritto.

 


 

Info sull’opera: